La settimana scorsa la classe 3L- con le docenti Izzi e Meini, oltre alla consulenza della Prof.ssa Mingoia- ha concluso la I fase del progetto “Humanity papers 1- I vestiti degli altri”, proposto dall’associazione di volontariato “Generazione Universo” e promosso da “Le Chiavi della città “del Comune di Firenze.
Questo progetto è nato dall’esigenza di rispondere al bisogno di un autentico scambio umano così da trovare nuovi modi di stare insieme per creare qualcosa di bello ma, allo stesso tempo, socialmente significativo. Il risultato finale è costituito dalla realizzazione di “FELPE MANIFESTO”, cioè capi d’uso quotidiano, trasformati e resi unici grazie all’aggiunta di scarti, materiali riciclati, scritte e messaggi sociali rivolti ai giovani.
Le scuole fiorentine coinvolte, oltre all’Istituto Cellini, sono state il Liceo Machiavelli e l’Istituto Salvemini D’Aosta. Il lavoro iniziale, svolto in sede, è stato avviato questa primavera dalla Prof.ssa Lilit Boninsegni, docente presso il Polimoda. Il suo contributo è stato essenziale per guidare le alunne sia nel lavoro preliminare, di organizzazione e ricerca, che in quello successivo della realizzazione.
Una volta che la classe è stata suddivisa in gruppi, sono stati individuati, con grande libertà, i temi a cui ispirarsi, quali, ad esempio, la disparità di genere, la cura di sé, il timore per il futuro, il rapporto con sé stessi e con gli altri. A questa prima fase è poi seguita la raccolta dei materiali, tra cui appunto vecchie felpe, che sono state modificate seguendo delle ipotesi attuative, nate dal confronto delle idee emerse e dalla volontà di lavorare seguendo un percorso collaborativo.
Le ispirazioni che hanno maggiormente influito sono state meme, brani musicali, personaggi famosi, siti internet che sono confluiti in quello che in termini tecnici si chiama ”moodboard ”, cioè uno schema grafico utile a trasmettere il messaggio di ciascun gruppo attraverso le felpe trasformate.
La fase di esecuzione si è conclusa l’8 maggio scorso presso l’Atelier sartoria Sociale di San Salvi, già di per sé un luogo speciale, appartato ma allo stesso tempo suggestivo, dove lavoratrici fragili svolgono attività di piccola sartoria per comunità, quali ad esempio ospedali, residenze assistite ecc. Qui è stato messo a disposizione delle studentesse tutto il necessario per arrivare al prodotto finito; dagli strumenti del mestiere, come ad esempio le forbici da sarta, ma anche lo spray, lo stencil, oppure lo stretch.
Le felpe, una volta ultimate, sono state raccolte e conservate nell’archivio di “Generazione Universo” poiché il progetto proseguirà l’anno prossimo con una collezione permanente e “in progress”, in collaborazione con la Caritas, e la realizzazione di un reportage multimediale, corredato di foto, micro-video, brevi audio e immagini e testo.
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